Cos’è una startup e come avviarla

Cos’è una startup e come avviarla

In ambito economico-imprenditoriale, per startup si intende una nuova azienda, costituita da uno o più imprenditori che hanno come obiettivo quello di creare e sviluppare un prodotto o servizio innovativo.  

Si configura su un modello temporaneo o, comunque, come una società di capitali alla ricerca di un business model ripetibile e scalabile. 

Inizialmente il termine startup definiva solo le nuove imprese del settore internet o delle tecnologie dell’informazione. Oggi questo termine identifica le imprese neonate in qualsiasi ambito.  

Vediamo, in breve, cosa approfondiremo in questo articolo. 

 

Indice 

  • Quando una società si definisce startup 
  • Come si crea una startup 
  • Tipologie di stratup 
  • Cosa si intende per startup innovative 
  • Novità 2022 per le startup del food tech 

 

Quando una società si definisce una startup 

Una società per essere definita startup deve soddisfare precise caratteristiche: 

 

  • La temporaneità, in quanto quella dello startup è soltanto una fase iniziale e di transizione verso la costituzione di una società vera e propria.  
  • La sperimentazione. Affinché si possa quantificare e qualificare la valenza della propria idea imprenditoriale, la sperimentazione del modello di business attraverso il metodo del trial and error è essenziale. Un’ottima strategia è quella di aggiustare il tiro testando il proprio prodotto o servizio sul mercato. 
  • La scalabilità. Il modello di business deve essere permettere una crescita su larga scala. 

Avviare una startup è più rischioso o più conveniente? 

Questa domanda richiama un grado di complessità della risposta molto alto. Solitamente le startup presentano un tasso di rischio elevato dovuto alla molteplicità di variabili che potrebbero interferire negativamente sul lancio del business.  

Ecco perché il tasso di sopravvivenza delle startup è uno dei più bassi. Tuttavia, quando l’idea è vincente e il mercato risponde bene, possono portare un livello di guadagni estremamente alto.  

 

Come si crea una startup 

Sul piano burocratico, come per qualsiasi nuova impresa, avviare una startup richiede: 

Per facilitare le procedure, puoi anche comprare una Carta dei Servizi Regionale (del costo di 25 euro). Si tratta di una smart card di aspetto simile a una carta di credito che permette di criptare le informazioni aziendali e dialogare più facilmente con gli organi della Pubblica Amministrazione grazie alla piattaforma ComUnica. 

 

Archiviate le pratiche burocratiche passiamo a definire ciò che, al di là di queste, è fondamentale affinché possa nascere una startup.  

Innanzitutto l’idea di business, che deve intercettare bisogni disattesi o, ancora meglio, anticiparli.  

Per validare l’idea di business deve esserci, poi, una profonda e accurata analisi di mercato, dei concorrenti, dei costi e del potenziale. Quella che viene definita una SWOT Analysis in cui si analizzano i punti di forza e di debolezza del proprio progetto di business e quelle che sono le opportunità e le minacce dell’ambiente esterno (mercato, politica, territorio). 

Tutto questo è necessario al fine di raccogliere tutti quegli elementi che permettono di disegnare un business model e un business plan in grado di rappresentare lo scenario di business in modo più realistico possibile. 

Un aspetto vitale per attrarre capitali, trovare business angel e investitori che credono nella tua idea di business soprattutto quando risulta difficile o non abbastanza ricevere finanziamenti dalle banche o attraverso il crowdfunding. 

Il mestiere del founder, o meglio, dell’imprenditore non è una passeggiata. È importante saper chiedere aiuto e circondarsi di figure esperte del settore come un commercialista. Ancora meglio sarebbe affidarsi a un incubatore di impresa che offre assistenza alle aziende di nuova costituzione e aiuta i fondatori a sviluppare il progetto di business dall’idea alla fase di go to market. 

Per quanto riguarda il luogo in cui avviare la tua startup, la scelta può dipendere da diversi fattori che vanno dall’accesso a manodopera qualificata, alla disponibilità di laboratori, all’entità dei costi e le possibilità di creare un network con le altre aziende. Ecco perché i coworking rappresentano un terreno fertile per le startup. 

 

Tipologie di startup 

Possiamo riconoscere diversi tipi di startup: 

  • Newco: che significa nuova azienda (dalle prime lettere di New Company in inglese) e la cui esistenza risulta dalla suddivisione delle operazioni di un’azienda madre che sta attraversando un momento difficile.  
  • Spin-off: nel caso in cui un ramo aziendale venga strategicamente trasformato in un’azienda a sé stante.  

Un discorso a parte merita la startup innovativa che ha delle caratteristiche ben precise e può godere di parecchi vantaggi e agevolazioni. 

 

Che cosa si intende per startup innovativa 

La startup innovativa è un’impresa giovane, ad alto contenuto tecnologico, con forti potenzialità di crescita 

Si contraddistingue per essere una società di capitali, costituita anche in forma cooperativa, che rispetta i seguenti requisiti oggettivi: 

  •  è un’impresa nuova o costituita da non più di 5 anni 
  •  ha residenza in Italia, o in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo ma con sede produttiva o filiale in Italia 
  •  ha fatturato annuo inferiore a 5 milioni di euro 
  •  non è quotata in un mercato regolamentato o in una piattaforma multilaterale di negoziazione 
  •  non distribuisce e non ha distribuito utili 
  •  ha come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto o servizio ad alto valore tecnologico 
  •  non è risultato di fusione, scissione o cessione di ramo d’azienda 

Infine, una startup è innovativa se rispetta almeno 1 dei seguenti 3 requisiti soggettivi: 

  1. sostiene spese in R&S e innovazione pari ad almeno il 15% del maggiore valore tra fatturato e costo della produzione; 
  2. impiega personale altamente qualificato (almeno 1/3 dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori, oppure almeno 2/3 con laurea magistrale); 
  3.  è titolare, depositaria o licenziataria di almeno un brevetto o titolare di un software registrato. 

 

Novità 2022 per le startup del food tech 

In Cibum Lab è l’incubatore certificato specializzato nel foodtech.   

Un intero ecosistema che dalla ricerca allo sviluppo, dal management al go to market crea nuovi modelli imprenditoriali e li fa crescere sul mercato.   

Un hub in cui il principale obiettivo è stimolare la cultura del cambiamento, promuovere e diffondere conoscenza per alimentare processi di innovazione che consentono alle imprese di cogliere nuove opportunità di crescita e consolidamento. 

 

Hai un progetto di business in ambito food tech e vorresti svilupparlo? Candida la tua idea!

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