Il 2 febbraio si è conclusa la quarta edizione della call “Io Ci Credo”, organizzata e promossa da In Cibum Lab, incubatore italiano per startup nel settore foodtech. Questa edizione ha visto trionfare due startup, Dismeatable e Nous, che hanno condiviso il primo posto sul podio. Entrambe si sono distinte per le loro soluzioni innovative, rispondendo alle esigenze di sostenibilità, innovazione alimentare e salute.
I progetti vincenti
Dismeatable, startup veneta rappresentata da Pamela Adediwura, si è distinta per la proposta di prodotti a base vegetale gourmet, ideali per chi sta passando da una dieta onnivora a una prevalentemente vegetariana o vegana. Tra le sue prime creazioni spiccano una tartare, un caviale e un affettato, tutti rigorosamente vegetali, pensati per soddisfare le esigenze di un mercato in rapida espansione verso prodotti salutari e sostenibili.
Nous, rappresentata da Lorenzo Pessini, ha stupito con Mindave, un principio attivo che emula gli effetti benefici della caffeina senza provocarne i noti effetti collaterali. Nous punta a un approccio zero waste entro il 2027, riciclando scarti produttivi per ampliare il suo portfolio prodotti, in linea con una visione sempre più sostenibile.
I premi speciali
Oltre ai vincitori ex aequo, la call ha assegnato due menzioni speciali:
- Anostra, che si concentra sull’automazione dei processi agricoli;
- Vitigna, che trasforma le vinacce in una farina nutriente senza glutine;
queste hanno conquistato la giuria con la loro innovazione in campo agritech e circular economy.
Un programma formativo per le startup vincenti
Entrambe le startup vincitrici, Dismeatable e Nous, riceveranno un Grant Award del valore di 3.000 euro e parteciperanno a un percorso formativo e un programma di mentorship personalizzato della durata di tre mesi, organizzato da In Cibum Lab. Il supporto ricevuto permetterà alle startup di crescere e sviluppare ulteriormente i loro progetti innovativi.
La giornata di “Io Ci Credo” e la commissione valutatrice
L’evento si è svolto nell’Hub di FMTS Group a Pontecagnano Faiano, dove i finalisti hanno presentato i loro pitch davanti a una giuria composta da esperti di rilievo. Tra i membri della commissione spiccavano Tommaso D’Onofrio, managing director di Demetra Holding, Alex Giordano, esperto di trasformazione digitale, Angelo Pinto di Unicredit, e Federica Tortora, specialista per l’innovazione di Intesa Sanpaolo.
Il core dell’evento: innovazione e agritech
La giornata si è aperta con un dibattito sul futuro del foodtech e dell’agritech, introdotto da Giuseppe Melara, presidente di FMTS Group, e Deborah Morriello, responsabile di In Cibum Lab. Il confronto è proseguito con un’analisi degli investimenti nel foodtech, curata da Antonio Iannone di TheFoodCons, e un approfondimento su innovazione e trasformazione digitale guidato da Alex Giordano.
L’incontro ha visto la partecipazione di startup e professionisti del settore, con un focus su economia circolare, nuovi format alimentari e l’uso di tecnologie all’avanguardia per ridurre l’impatto ambientale, come ha dimostrato la startup Eatour con il suo sistema di vertical farming.
Un ecosistema in crescita: il trend delle startup nel 2024
Sono state circa 300 le manifestazioni di interesse giunte da tutta Italia, dalle quali sono state selezionate le 12 finaliste. I settori emergenti, come agritech, circular economy e innovazione nei format, continueranno a trainare la crescita nel 2024. Nonostante una flessione degli investimenti a livello europeo, l’interesse degli investitori per soluzioni innovative è destinato a crescere, come confermato dalle startup finaliste di questa edizione.