Fondo regionale per la crescita Campania: l’opportunità

Fondo regionale per la crescita Campania: l’opportunità

È arrivato il nuovo bando regionale per partite IVA e piccole imprese che destina 196.500.000 euro da Fondi POR FESR.

L’obiettivo del Fondo regionale per la crescita Campania è quello di incentivare i processi di digitalizzazione, la sicurezza sui posti di lavoro, la sostenibilità sociale e ambientale e favorire lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi.

Come partecipare, cosa si può finanziare e quali sono i soggetti beneficiari? Leggiamo il bando.

Fondo regionale per la crescita Campania chi può accedere

L’importante agevolazione della Regione Campania mette a disposizione fondi per lo sviluppo di piccole realtà produttive. All’interno del bando si fa riferimento a due macrocategorie di beneficiari:

  • Piccole e microimprese
  • Liberi professionisti che siano titolari di Partita IVA

Restano escluse le imprese del settore agricolo.

Il requisito essenziale che le imprese dovranno soddisfare è quello di essersi costituite da almeno 12 mesi dalla pubblicazione dell’avviso sul BURC: ovvero dal 27 Dicembre 2021.

Se sei un piccolo imprenditore della ristorazione, o operi a diverso titolo nel settore food, questa può essere l’occasione che aspettavi per rinnovarti.

Aziende settore Food come accedere al Fondo regionale per la crescita Campania

Le imprese campane operanti nella filiera del settore food rappresentano da sempre luoghi di eccellenza, il Fondo, quindi, rappresenta per il comparto del food regionale un’importante opportunità.

Le imprese potranno usufruire del finanziamento per riorganizzare le loro realtà produttive o di ristorazione, adeguandole alle innovazioni del settore.

Rinnovare i locali, acquistare macchinari all’avanguardia ed installarli potrà dare un impulso decisivo a queste piccole e microimprese che stanno uscendo da un lungo periodo di crisi. Vediamo come fare.

Cosa finanzia il bando FRC

Come abbiamo accennato all’inizio, sarà possibile finanziare interventi che vadano in tre direzioni: digitalizzazione e industria 4.0, sicurezza e sostenibilità, nuovi modelli organizzativi.

Più nello specifico ci si riferisce a:

  • investimenti materiali e immateriali a sostegno dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione produttiva per la transizione 4.0;
  • investimenti atti a potenziare la performance ambientale e sociale dell’impresa che possano migliorare la salute e la sicurezza degli operatori;
  • investimenti che abbiano lo scopo di riorganizzare i processi aziendali introducendo nuove soluzioni gestionali, impianti e attrezzature che aumentino produttività e introiti.

Anche per tali interventi esiste un vincolo, essi debbono realizzarsi nel territorio della regione Campania in locali già esistenti o di nuova apertura.

Spese ammissibili al finanziamento

Le imprese e le partite IVA che vorranno cogliere questa ottima opportunità di sviluppo, potranno ammettere tra le spese: l’acquisto di impianti e macchinari (hardware/arredi/attrezzature), opere di impiantistica (per un massimo del 10%) come l’installazione di impianti/macchinari, l’adeguamento locali, l’adeguamento alle norme anticovid, la riduzione di barriere architettoniche.

Oltre alle spese per beni tangibili si potranno ammettere anche i costi sostenuti per servizi reali (massimo il 30%) mirati a migliorare l’aspetto gestionale, organizzativo e commerciale.

Il Fondo sostiene, inoltre, le spese per il conseguimento delle certificazioni (es. ISO) per l’acquisto di software, sistemi, piattaforme, applicazioni e programmi informatici. Ad esclusione dei software di base come i programmi di contabilità, gestione del personale, controllo di gestione.

Ancora, le spese amministrative per stipula di contratti di finanziamento e garanzie a copertura della restituzione, consulenze per studi di fattibilità ed oneri per il rilascio di attestazioni tecnico-contabili, sono tutte spese ammissibili per accedere all’agevolazione.

FRC Campania tempi e tetto di investimento

È importante sapere che tale programma di spesa deve essere compreso tra un minimo di 30.000,00 euro ed un tetto massimo di 150.000,00 euro.

Gli interventi agevolati andranno realizzati in un tempo limite di 12 mesi, anche se il bando prevede una possibile proroga di massimo 6 mesi.

Come viene pagato il contribuito

La Regione Campania erogherà il contributo in due modi: per il 50% si tratterà di contribuiti a fondo perduto mentre per la restante parte di un finanziamento agevolato.

Detto in sintesi: metà delle spese ammissibili saranno coperte totalmente dal FRC mentre l’altra metà andranno restituite a condizioni particolarmente vantaggiose: tasso zero, da restituire in 6 anni con 12 mesi di preammortamento.

Le somme saranno versate su un conto corrente vincolato presso una banca convenzionata con Sviluppo Campania. Il beneficiario dovrà impegnarsi a fornire le garanzie reali e/o personali a copertura del finanziamento agevolato riconosciuto.

Come partecipare al bando

Per ottenere l’agevolazione le realtà imprenditoriali interessate dovranno presentare regolare domanda telematica, mediante la piattaforma web Sviluppo Campania.

Sarà necessario essere in possesso di Carta Nazionale Servizi (CNS, Firma digitale) oppure di Spid, non è ammesso accedere o firmare con dati di terzi.

I termini della presentazione vanno dalle ore 12:00 del giorno 10 febbraio 2022 fino alle ore 12:00 del giorno 14 marzo 2022.

Successivamente, verrà pubblicata sul sito di Sviluppo Campania e della Regione Campania una graduatoria delle domande, stilata sulla base dei punteggi ottenuti.

Per accedere all’agevolazione sarà, infatti, indispensabile raggiungere almeno 45 punti attribuiti facendo riferimento ad una tabella di selezione (art.12.1 del bando).

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